Fabio Ranzolin

Wham, Bam, Thank You Ma’am!

Dal cesso pubblico del Bar Sport di una piccola provincia piemontese affiora una massa colorata di immagini sovrapposte. La serie di fotografie si rivela un denso archivio visivo le cui fonti sono varie: carte da gioco, riviste di gossip, screenshots da corsi online di digital marketing, power point di un corso di psicologia evoluzionistica ed immagini di opere e mostre di Ranzolin stesso. Emergono i testi di alcune email provenienti dall’account privato di una sex worker inglese, amica dell’artista.
Alcune delle frasi scelte, riportate e storpiate da Ranzolin, fanno eco a diverse espressioni riferite all’approccio mediatico sessista, nello specifico Views Not Shoes e A bloody difficult woman sono tipiche del Regno Unito. Il secondo slogan, ad esempio, si riferiva a Theresa May, ridicolizzando la sua condotta professionale considerata troppo autorevole, l’appellativo sottolinea la tendenza di percepire il potere politico esercitato dalle donne come innaturale ed emasculante.
La serie fotografica è un agile gioco di riferimenti visivi che l’artista mette a servizio ad una riflessione sul patriarcato capitalista, in cui l’esperienza sessuale e il genere si modellano per la funzione di diventarne merce. La società della prestazione si dimostra così interamente dominata dall’enfatizzazione del binarismo cis, dalla discriminazione di genere e dalla produttività seriale di aspettative ed immaginario.

Info
Venerdì, sabato e domenica
dalle 10.00 alle 19.00
Dove
Scuderie di Palazzo Moroni
via VIII Febbraio, 8
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