Giorgio De Vecchi

Ultrapersonale

La percezione del reale è inevitabilmente condizionata dalla nostra formazione, dalla dimensione socio-culturale di pertinenza, così come dalla singola e specifica educazione, un’ educazione che nell’ultimo periodo della nostra esistenza è stata fatta crollare in un rumorosissimo silenzio.
Questo vuoto ha creato una forte inquietudine nel rapporto tra persone, spazio e cose che, considerati poco prima assoluti, si sono ritrovati in movimento.

Il progetto propone una sequenza di immagini che inducono l’osservatore a una continua messa in discussione del significato e significante, della nostra memoria personale e quella collettiva, del rapporto dell’essere umano con il suo habitat.

Questo lavoro non si pone problemi storici, l’itinerario, la sequenza di immagini non ha un ordine lineare e temporale ma si muove in modo autonomo nel tentativo di ri-problemetizzarne e ri-attualizzarne il significato.

Info
Venerdì, sabato e domenica
dalle 10.00 alle 19.00
Dove
Scuderie di Palazzo Moroni
via VIII Febbraio, 8
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